Campus Bio-Medico di Roma
tel. 06.225411.899 - 240
Centro Medico Parioli
tel. 06.8080344
Clinica Paideia
tel. 06.83600600
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È il disordine motorio primitivo più frequente dell’esofago. È tuttavia una malattia molto rara. L'eziologia è ancora sconosciuta per quanto si riconosce un’alterazione primitiva di tipo neuromuscolare che porta al mancato rilasciamento dello Sfintere Esofageo Inferiore (SEI) alla deglutizione e alla perdita della coordinazione peristaltica delle contrazioni del corpo esofageo. La malattia si manifesta a qualunque età e i due sessi sono egualmente rappresentati.
La terapia medica non è in genere efficace. Ca-antagonisti e nitroderivati offrono parziali benefici, ma il loro utilizzo va riservato ai pazienti che non possano tollerare trattamenti più invasivi per le loro condizioni generali, o che le rifiutino. I trattamenti più efficaci per l’acalasia sono di due tipi: endoscopico e chirurgico.
La Terapia Endoscopica comprende la dilatazione pneumatica, l’iniezione endoscopica di tossina botulinica a livello del cardias e, in pochi centri specializzati come il nostro, la cosiddetta POEM (Per Oral Endoscopic Myotomy), miotomia endoscopica transorale. L’indicazione al trattamento endoscopico deve essere attentamente valutata da un’equipe multidisciplinare esperta, dato il rischio di perforazione esofagea.
Il principale intervento chirurgico è la miotomia extramucosa (sec. Heller) che consiste nella sezione longitudinale a tutto spessore della muscolatura esofagea cardiale con tecnica laparoscopica, accompagnata generalmente da una contemporanea plastica antireflusso (solitamente una funduplicatio parziale sec. Dor); con tale intervento si ottengono buoni risultati in più del 90% dei pazienti trattati.
Il paziente potrà riprendere ad alimentarsi normalmente, potrà persistere il dolore toracico da spasmo esofageo che in genere si attenua nel tempo.